DIARIO DI UN MATRIMONIO VENUTO BENE…e scusate se è poco…parte 1

Allora popolino, vedo dai vostri 420 accessi che il post precedente, e cioè quello in cui comparite tutti voi, v’è piaciuto un sacco eh? E questo sapete perché? perchè siete dei Narciso della fungia e visitate queste pagine digitali solo, e dico solo, se vi trovate le vostre belle facce in primo piano…vi dirò, avete ragione, io pure lo faccio…

Io e la Controparte del Dinamico Duo® siamo molto felici, molto ma molto felici delle foto, di voi, della vostra partecipazione e del fatto che avete reso IL GIORNO X un momento indimenticabile. Ancora una volta vi ringraziamo. Evviva evviva! Gaudio gaudenti!!!

E per ringraziarvi di tanta tanta amorevole partecipazione vi posto altre foto, tiè, alcune già pubblicate su faccialibro…tanto per iniziare…lo so, lo so, sono spettacolari meravigliose bla bla bla e ancora bellissimissime bla bla bla…

Perchè a vedere queste foto qui lo devi dire, popolino, che il Matriagio è venuto bene. come si fa a pensare diversamente? Lo pensi forse, ma non lo credi…

A presto, con nuove entusiasmanti immagini…

 

Quelli che si fan fotografare con…

Ok popolino amoroso, è vero, è da un po’ che non ci facciamo né sentire né vedere…ma abbiamo avuto molto da fare. Cosa? Abbiamo dovuto metter su casa, perchè prima del matrimonio era così

(qui doveva comparire una immagine brutta di una casa brutta tenuta in modo brutto, ma l’immagine era talmente brutta che wordpress non l’ha nemmeno caricata…per carità, diceva, lasciami vivere in pace)

e ora è così…

(e qui doveva comparire invece la nostra casina bella, ed invece wordpress ha fatto parcondiciodiciodello, che lo possino portà, lo possino)


In mezzo c’abbiamo sputato sangue…

Comunque, a parte gli scherzi, oggi vi posto quello che in verità è già apparso su faccialibro, ma magari vi va di vederne altre (tipo quasi tutte)…anzi no, proprio tutte…son poche? Eccheccaspita volete voialtri?

Questa volta vi risparmio i commenti alle singole foto, quelli sagaci e pungenti che so fare io soltanto e che la Controparte del Dinamico Duo® censura a colpi di accetta. Quindi nessun commento mio, ma solo una sfilza di foto, va bene? Bene…Contenti? Contenti! Partiamo, e ditemi se riuscite a vedere le foto, ‘che la mia connessione singhiozza come un cinno a cui la mamma non compra il fottuto gelato!!!

Ah, prima di tutto però un ringraziamento speciale a quelli di People Portraits, Silvia e Riccardo, che trovate su facebook

http://www.facebook.com/pages/People-Portraits/147909551918989

e sul loro sito

http://www.peopleportraits.it/

Ditemi se non son stati una meraviglia!!! Grazie ragazzi!!!

Eccoci tornati!

non che la cosa poi ci piaccia tanto, però sì, siamo tornati. Dove? Meglio sarebbe chiedere da dove…da un posto favoloso, da un posto che ti lascia letteralmente a bocca aperta…

stai attento che i gabbiani la fanno grossa

Ma che posto sarà mai? Gavassa? Taubenheim in Sassonia? La Casa nella Prateria (di cui abbiamo un contributo)

Che sia uno di quei posti tropicali con i ragni grandi come cammelli? No, niente di tutto questo, ma molto molto di più. Direi molto di piuissimo…

Già perchè è dalle Azzorre che siamo tornati. Lo sapevate già? Bene, meglio per voi. Ma dovete sapere che le Azzorre sono un gruppuscolo di isole dimenticate da Dio in mezzo all’Oceano Atlantico. Ve lo dico perchè nessuno in verità sa dove siano e tutti, quando gli dici “Azzorre”, fanno sì con il capo ma solo perchè non vogliono ammettere la loro fondamentale ignoranza. Tutti pensano siano a latitudine 44.9009951 e longitudine 10.5157818…e invece sono tipo qui…

Sono un posto che “che te lo dico a fà?” ti lasciano con lo stupore in faccia a tal punto che quando torni non sai nemmeno più come ti chiami e allora tutti ti chiamano Piero e tu fai sì con la testa e piangi sommessamente il tuo destino amaro e ti senti da buttare via perchè lo vorresti immensamente…cosa? Tornare indietro, ecchecca…

senta dottor Cox, posso tornare alle Azzorre in ferie per un altro pochino?”

“Ahhh, ma cosa devono sentire le mie orecchie stanche stanche da tutto il tuo vociare insopportabile. No pivello, scordatelo pivello, resti qui e soffri come tutti noi…e adesso zitto zitto vai a fare una vasectomia al signor Sciacqualani che ti attende con ansia alla tre, vai, su, fila…

Ecco, nessuna speranza in fondo. Solo un amaro ritorno alla vita di sempre, al solito tram tram che si chiama desiderio. E tu vorresti tanto tornare a fare il bagno con i delfini, a prenderti le pulci nel letto della Demoniaca Signora del Male di Horta, detta anche Maria Julio Iglesias Esperanza Vattelapesca, a perderti giù per i dirupi sul Lagoa do Fogo, a riempirti le scarpine di sabbia vulcanica sotto il sole cocente al Cappelletto (che non si mangia a meno di non voler perdere tutta l’arcata dentaria)…oppure a mangiare le peggiori patatine della storia®, a girare con il motorino che non vuole saperne di partire, ad aspettare Tua Moglie che faccia quella benedettissima foto perfetta nella controluce di vapori venefici al sapore di zolfo di solfatare che ribollono a pochi passi da te…lo vorresti fortissimamente. Ma non puoi. Rassegnati. Sei tornato. Siamo tornati.

Per cui…trema popolino, perchè da oggi in poi il Blog continua con (enunciamo per punti i prossimi apocalittici appuntamenti):

1) numerosissime foto meravigliose del nostro stupendissimo viaggio, il che significa per voi a) una noiosissima trafila di immagini che dovrete per forza sorbirvi e per noi b) il fatto di non dovervi chiamare a casa un gruppuscolo alla volta e tediarvi con le diapo fantasia…

2) numerosissime foto assolutamente selezionatissime dalla controparte del Dinamico Duo dell’Evento dell’Anno Domini 2012, ovvero il Matriagio, ovvero lo scapicollante momento emozione dell’anno (vostro e nostro, di tutti noi insomma)

3) una sequela interminabile di GRAZIE INFINITE A TUTTI VOI PER ESSERCI STATI, PERCHE’ SIETE STATI MERAVIGLIOSI IMMENSAMENTE BELLI…a parte Silvio che non si poteva guardare, ma va bene lo stesso…

4) un paio di post di scuse da parte del sottoscritto che “quel giorno, il giorno” ha un po’ perso la testa e tanti di voi (quasi tutti) non li ha nemmeno salutati…o quasi…anche se il sottoscritto lo comprenderete, in fondo era assai confuso (le catene, per quanto dolci, son sempre tali e un pochino stordiscono…)

5) verrete contattati uno ad uno per ridarci quello che è nostro, e cioè le immagini de noaltri anche perchè non abbiamo firmato alcuna liberatoria riguardante la concessione delle nostre immagini sopraffini quindi magari se ci gira vi citiamo in giudizio tutti quanti. Tiè!

6) in generale quindi il Blog continuerà ad andare avanti ancora per un po’, anche se non con quella precisione quasi giornaliera di prima…sicuramente ci saranno post sulla vita matrimoniale, sulla migliore combinazione dei mobili ikea per lo spazio cucina salotto tutto insieme appassionatamente, e qualche divagazione sul tema “ma quanto è bello sbucciarsi le ginocchia contro un affilato rasoio innamorato”…insomma, un blog ancora ricco ricco mi ci ficco…

Quindi, stay tuna!

Credo che a questo punto sia quasi tutto. Avrete presto nostre notizie…

Flettiamo i muscoli e prendiamo il colpo della strega…

Un abbraccio, popolino disgraziato…

Luna alle Azzorre


Ebbene sì, a dispetto di tutte le previsioni, siamo partiti!
Non sono sicura che sì possa parlare di “luna di miele”, dato che non è stata concepita con quello spirito ma piuttosto con la consapevolezza che se non ci fossimo rilassati e riposati (almeno un po’), ci saremmo ammazzati prima del primo compli-mese (è une vita che aspetto di usare questa paroluccia ridicola).
E così ci abbiamo provato. Imbarcati a Bologna per una dozzina di giorni (di cui 4 tra andata e ritorno… mica tanto geniali…) tra Lisbona e l’arcipelago.
Semplicemente uno spettacolo e finalmente, dopo ben 8 giorni iniziamo ad avere l’aspetto di due nei-sposini in viaggio di nozze.
Mica tante smancerie, tranquilli, ma almeno ci teniamo per mano e ci scanniamo solo una volta al giorno…

Un bacio a tutti/e

Chiara

Com’è andata

Beh… è andata!
E tutto sommato, a parte le secchiate d’acqua piovute fino alle 16:55, i 35′ di ritardo della sposa (…), il fiorista che il giorno prima aveva venduto i fiori più importanti del bouquet (non avete idea di quanto possano essere importanti due o tre fiori), le disdette dell’ultimo minuto (gente, quando vi becco vi spello), i ragazzi che dovevano fare il video che all’ultimo non sono riusciti a venire, i disservizi vari (che non elenco perché se non ve ne siete accorti col cavolo che ve li faccio notare io!), i ventagli dimenticati a casa (tanto con l’acqua che è venuta…), ecc ecc, direi che è andata bene.

Di momenti chiari ne ho pochi… quando sono arrivata e ho visto tutti i “miei” (amici o parenti, le persone a cui voglio bene), quando sono entrata nella sala con mio padre, poi la lettura degli articoli, lo scambio degli anelli, il “sì”, il riso (quanto riso, disgraziati), le voci, i baci.

Per il resto, ho un po’ di confusione.
Una specie di continuum spazio-temporale in cui si mescolano e intrecciano parole, sorrisi, abbracci, persone, amici, regali, saluti, brindisi (occasionalmente), ip ip hurra e tanto ancora.

Devo però dire almeno 4 cose:

1. avevo sempre detto che non avrei mai passato tutta la serata a fare public relations e invece ero io che inseguivo gli ospiti per chiacchierare e ringraziarli e mi spiace non essere riuscita a parlare con tutti;
2. credevo che la frase “grazie per essere venuti” fosse solo di cortesia, dovuta per la circostanza, invece mi sono trovata a ripeterla a non finire, perché è assolutamente vero, non sarebbe stato altrettanto importante se non ci foste stati voi;
3. sono mancate tante cose che avevamo progettato e desiderato, ma alla fine quello che abbiamo avuto è stato molto più di quanto avessimo sperato e questo grazie alle persone che “ci sono state”, col cuore e con l’entusiasmo, dai genitori agli amici a tutti i presenti;
4. sono felice, e scusate se è poco 🙂

Metti una sera al mare, sette amiche e un addio al nubilato

Questo post è dedicato alle splendide donne che sabato mi hanno letteralmente fatto la festa, regalandomi una delle serate più belle della mia vita.

Partiamo dall’inizio, anzi, un po’ prima, da quando cioè la mia disorganizzazione cronica ha rischiato di far venire l’esaurimento alla mia cara amica bavosa, organizzatrice del tutto (già perché come è risaputo, tra ritardi e dimenticanze non sono proprio proprio una maga a gestire le cose… e per fortuna che sto preparando un matrimonio… infatti si vede!).

E veniamo a sabato, ritrovo ore 18:00 in piazza a Bibbiano.
Partenza con calma, varie soste (sigarette, fotocopia dei documentio della testimone, pile, caffè, scarpe, calze, francobolli, mutande, spazzolino dentifricio e ciabatte… ok dai, il dentifricio no).
Arrivo a Riccione dopo le nove e da lì in poi, tutto è stato PER – FET- TO.
Del resto era il mio primo addio al nubilato (mi stancherò mai di questa battuta orrenda?!), ero eccitatissima!

Perfetto perché di “addii” vari ce ne saranno stati 7 o 8, quindi il clima era parecchio goliardico, molta voglia di divertirsi e fare nottata, senza scivolare nello squallido (cosa abbastanza frequente).
Perfetto perché mi sono sentita veramente l’ospite d’onore e l’idea che le mie amiche fossero lì per festeggiare con me mi ha emozionato*.
Perfetto perché era davvero tanto che non passavo una serata fuori, ma ancora di più che non stavo con persone a cui voglio bene* che vedo così di rado.

Siamo tornate a Bibbiano passate le 5, e ho toccato letto alle sei.
Dopo aver fatto colazione però, bombolone al cioccolato (in barba all’abito da sposa), in macchina all’alba verso casa.
Uno spettacolo.
Anche questo, fare l’alba… quanto mi mancava… (peccato che non abbia più il fisico e tra i bagordi e il poco sonno ci ho messo un paio di giorni a recuperare… vergogna).

Sono tante le cose di quella sera che mi sono rimaste dentro, tutti motivi per ringraziarle.

Andare a festeggiare al mare, ballare sulla spiaggia, era esattamente quello che speravo per questa serata (dai vecchi tempi della Duna, ndr). E tutto in serata!
I questionari, preparati dalla Tati, con una serie di domande su di me e sul mio matrimonio (bava ma sei un genio, come ti sono venute???).
Le risposte, perché tutte si sono impegnate a scrivere qualcosa di vero, non tanto per fare (quando le ho viste chine a compilarlo quasi non ci credevo).
Il tempo per cercare il locale, organizzare gli “scherzi” (no comment), mettersi d’accordo, ecc.
Gli eurini spesi in un momento difficile per tutti (per una serata particolare, d’accordo, ma ovviamente meno importante di tante altre).

Il tempo che hanno dedicato a me.
Già, perché quando le ho ringraziate, specie per il loro impegno “economico” (cosa che in questo periodo mi sta particolarmente a cuore), una di loro mi ha detto che venire con noi, partecipare a questa cosa (che sapeva mi avrebbe fatto piacere), dedicare il “proprio” tempo era per lei molto più importante dei soldi, perché aveva sacrificato una serata a casa, con sua figlia.

Questa cosa mi ha toccato molto. Mi ha folgorato (tipo visione mistica).
E non solo perché mi sono sentita ancora più grata a ‘ste povere donne che,  nonostante tutto (vedi sotto), ancora non mi hanno mollato, ma perché il confronto è stato immediato e schiacciante.
Io, il mio “preziosissimo” tempo, non lo concedo praticamente a nessuno, se non nelle emergenze (un po’ stile crocerossina… arrivo tesssoro! ti aiuto io! poi quando l’urgenza – secondo me – è rientrata, torno nella mia tana e ciccia).
Trascuro i rapporti e le amicizie e di conseguenza anche le persone.
Non è strano se piano piano si sono allontanate in parecchie.

Insomma, una bella lezione di amicizia.

Un bacio a tutte

Kia

* ok, è un momento in cui trasudo amore (ma anche rogna) e viene da pensare che queste parole siano un po’ fasulle, dovute alla felicità attuale o, anche peggio, melense, giusto per ruffianarvi.
Non è così, è sincera gratitudine.
Ah, questo non è detto però che cambi il mio futuro comportamento: lo spero e ci proverò, ma sapete com’è, il lupo perde il pelo…

P.S.: Anche se il post è dedicato a chi era presente, non se la prenda chi non è riuscita a venire… come detto capisco benissimo (a proposito della storia del tempo e degli eurini, se non fosse stato il mio addio al nubilato non so se ci sarei andata… sempre per via del fatto che sono una brutta persona).
Ci vediamo venerdì!

-4. No, scusa, che hai detto? -4. Ah, chissà cosa credevo…

-4. Già. Che roba vero. Che impressione. Non ti fa impressione popolino? Non ritieni la cosa un filo dolorosa? Per chi, dici…oh bella, ma per te, mi pare ovvio. Per te che dovrai venirci, a questo matrimonio, per te che dovrai sopportare le nostre reeetoriche cerimoniali, per te che dovrai assistere a cose che un umano, per quanto infelice e depresso, non dovrebbe proprio mai vedere in vita sua. Per te, quindi. Per te soltanto. Allietati…

C’è poi da dire popolino che 4 giorni son davvero pochi per rendersi conto dell’assurdità dell’atto che si sta compiendo. E sì, sto sempre parlando di te. Ne sei certo, ma proprio proprio? Lo vuoi? Ok. Per noi va bene. Ma non venirti a lamentare poi, o a  farci una faccia del genere, che tanto non attacca…

Ma continuiamo. La domanda da un milione di euro è: cos’è che hanno in comune Magnum PI, Zio Fester, Marge Simpson, Samantha Jones, Mitch Buchqualcosa e Pessimo Elemento Baracus? “A parte il fatto di essere tutti invitati ad honorem?” Sì, a parte il fatto di essere invitati ad honorem…Avanti, forza, spremiti le meningi popolino…dacci dentro…ecco..di più…un piccolo sforzo…avanti, sai fare di meglio, lo so, dai…oh mio dio ma che schifo…

Te lo dico io mentre raccogli il cervello dal pavimento…hanno in comune un unico evidentissimo fattore: nuovamente voi…nuovamente voi timidi improbabili inopportuni invitati. Loro daranno l’orizzonte di senso alla vostra vorace gozzovigliante fame frutto di una sindrome affatto particolare “la sindrome di Birkermeier

Ma in che modo? Facciamo un giochino. Come vi avevamo preannunciato, vi postiamo una brutta immagine della disposizione dei tavoli, così che possiate rendervi conto del profondo male che vi vogliamo…

c’è qualcosa di profondamente macabro in questo rosso…

Ed infatti potete vedere, ad esempio, che Elena è a fianco di Andrea, e questo è male. Potere vedere che Rewik è al tavolo con Andrea, e anche questo è male. Inoltre, potete vedere che Andrea ed Elena e tutti gli altri sono vicini allo Sposo, e questo è il peggior male. Bella fregatura eh?

Bé, sappiate che non ci sono alternative ormai, e che quel che è fatto è fatto…anzi…mi viene da dire che ormai TUTTO E’ COMPIUTO…o quasi…

E il gioco dove inizia? chiedete voi…Ora vi segno la lista dei nomi che prenderanno i tavoli e voi dovete indovinare quale vi tocca…semplicissimo no? dai, provateci, forza, ma senza spargere materia grigia in giro, che fa schifo e puzza…

Sex and the city / Happy days / Miami Vice / Magnum PI / I Simpson / I Robinson / I Jefferson / Walker Texas Ranger / Scrubs / A-Team / mac Gyver / Charlie’s Angels / Baywatch / Batman…

Provate ad indovinare. Chi ci azzecca e fa 13 come al totocalcio riceverà la fantastica opzione all inclusive Cambio Tavolo. Un’occasione unica per far sapere a tutti che quelli al vostro tavolo sono degli zozzoni!!! Mica male eh? Ah, sì, poi dovete lasciar perdere e non venire…si sa, le folle inferocite non sono un bello spettacolo…

Bene popolino, il post è tratto…-4…inizio a non sentirmi tanto bene…

-7: una settimana, mio dio. Zeus, Alan, Road Runner, Carol e tutte quelle cose a cui normalmente non pensi…

Popolino amoroso, vi siamo mancati vero? Una settimana fa compariva su queste coordinate spazio temporali l’ultimo meraviglioso post del Dinamico Duo, ed oggi, ad una settimana esatta, ecco cosa ti succede. Ti succede che ne manca una, di settimana, all’ora X. Ecco, allora, ragionevolmente, il primo contributo…

No, perchè davvero, popolino, manca una settimana. Una. 7 giorni. 7 come i sette samurai, 7 come i giorni della settimana, 7 come quei disgraziati che sabato scorso mi hanno fatto passare una addio al celibato che coso, Alan, levati dai, forza, su, smammare.

che a volte la vita fa schifo, ma altre, invece, tutto il contrario…

7, dicevamo, che secondo wikipedia possiede queste magiche proprietà:

  • È il quarto numero primo, dopo il 5 e prima dell’11 (utile quando devi pagare il ticket e sei in coda alla macchinetta con la simpatica vecchina che dice, dal fondo “allora, ci muoviamo che c’ho il catetere che perde?”)
  • È il settimo numero dopo il sei e prima dell’otto (oh, son cose da sapere)
  • È un numero primo di Mersenne, 7 = 23 – 1 (formula da usare quando vuoi distrarre un bambino rompipalle al parco che assedia il tuo povero cane…)
  • È un numero primo sicuro, ovvero (7-1)/2 è ancora un numero primo (e in tempi di crisi serve avere una certezza del genere).
  • Un poligono avente sette lati si chiama ettagono (ma và! mettilo nel curriculum vitae, poi vedi…)
  • È un numero primo cubano della forma \,(x^3 - y^3) / (x - y), x = y + 1\, (tale forma in verità prende le sinuose grazie di una bottiglia di rum…e la formula spiega come sbronzarsi in santa pace eliminando il fastidio dei platani sulla statale)
  • È un numero primo euclideo 7 = (2 × 3) + 1 (perchè si sa che euclide non è che facesse molto sesso e di tempo ne aveva, ma ne aveva…)
  • È un numero felice (prova a chiederlo a me, prova…)
  • È un numero fortunato (prova a chiederlo a quello che s’è giocato lo stipendio, scemo, e adesso si mangia le solette delle scarpe)
  • È il secondo numero di Carol (noto personaggio sia felice che fortunato, Carol sapeva contare fino a due, cioè nel senso che gli unici numeri a lui noti erano il novecentosessantatre e il sette…un matematico brillante…)

Ma questo per quanto riguarda la matematica. Vediamo ora cosa insegna fik-ifikipedia riguardo gli altri interessanti campi del sapere riferiti al mitico numero 7…

Per il settore religioni e affini, quarto scaffale corsia dodici del sapere umano, abbiamo:

  • Sette erano le fanciulle e i fanciulli che venivano offerti dalla città di Atene a Minosse (con tanto di ringraziamento a bocca piena del Minotauro e rutto libero durante la finale di coppa)
  • Sette sono le virtù: 3 teologali (fede, speranza, carità) e 4 cardinali (giustizia, temperanza, prudenza, fortezza). Che in tempi come questi, ad un passo dal matrimonio, devi averle tutte, ma proprio tutte…
  • Sette sono i peccati capitali: gola, accidia, superbia, avarizia, invidia, ira e lussuria così come sette sono i nani (il gioco ora è associare i peccati ai nani…chi è l’onanista del gruppo?)
  • Sette sono i bracci del candelabro ebraico Menorah (e tutti in coro: me cojoni!)
  • Sette sono gli Dei della felicità del buddhismo e dello shintoismo:
    • Ebisu, dio della pesca, fratello minore di Sanpei.
    • Daikoku, dio della fortuna, cugino di Gianni, il dio dell’Ottimismo.
    • Benten, dea delle arti, apparentata alla lontana con Ben 10, un personaggio zozzonissimo…
    • Fukurokuju, dio della popolarità, che se ne va in giro in limousine e firma autografi sulle mutandine delle ragazze…
    • Bishamon, dio della guerra, un tipaccio con un caratteraccio, figlio di quest’uomo qui, quindi potete capire bene…
    • Jurojin, dio della longevità, chè uno con un nome così un pochino ti prende per i fondelli…
    • Hotei, dio della giovialità, strettamente ammanicato con Alan, quello di cui sopra…
  • Sette sono le divinità mitologiche identificate dalla Cabala ebraica (e anche queste son cose da conoscere, che quando devi pagare il conto al ristorante gli tiri fuori la cabala all’oste e quello, sperduto, ti lascia andare ringraziandoti oppure chiama l’energumeno in fondo alla sala e ti lascia a morire nel vicolo sul retro)
  • Sette sono state le piaghe d’Egitto (tra cui, citato in nota a margine, c’è anche la “famosa piaga del 6 luglio, che costò la vita interiore a 80 innocenti individui”).
  • Sette sono i Sacramenti del cristianesimo cattolico romano: Battesimo, Cresima (o Confermazione), Eucaristia, Penitenza, Unzione dei malati, Ordine Sacro, Matrimonio (errore: unzione dei malati e matrimonio solo lo stesso sacramento. E non c’è un cazzo da ridere!)
  • Sette sono i Sigilli la cui rottura annuncerà la fine del mondo, seguita dal suono di 7 trombe suonate da 7 Angeli, quindi dai 7 Portenti e infine dal versamento delle 7 Coppe dell’ira di Dio (Giovanni, Apocalisse). Insomma, un solo unico enorme bel casino. Quando capiterà vallo a spiegare all’amministratore di condominio che c’hai le ire di dio che ti fanno la malora in cantina e sporcano da tutte le parti…
  • Sette erano i veli della danza di Salomè (…)
  • Sette sono i chakra (punti caratteristici del corpo umano, disegnate un cerchiolino con un pennarello please):
    • Muladhara (tra osso sacro e coccige, verso dietro) – un punto che se cadi di culo lo senti e poi devi sederti con la ciambella per tipo ottocento eoni…
    • Svadisthana (tra II vertebra lombare e osso sacro, verso avanti) – in pratica in zona vescica…
    • Manipura (plesso solare) – il punto in cui se ti becca Ken ti si gonfia come quando hai mangiato l’ultima volta la fagiolata con le cipolle di tropea e ti è sembrato di morire…
    • Anatha (cuore) – quella cosa che quando batte forte vuol dire che stai male, ma tanto male…e succede in occasione di un infarto o di un innamoramento…no, per dire…
    • Vishudda (gola) – il punto che Chuck Norris ti sfonda solo guardandoti, perché lui è telecinetico paragnostico e quindi tu sei GIA’ morto. Punto. Sì, anche tu Ken.
    • Anja (terzo occhio, fronte) – che poi, cosa te ne fai di un occhio in più, visto che comunque le cose anche con due non è che appaion poi tanto belle…
    • Sahasrara (fontanella) – quella che se ti arriva la sponda di un camion lì in cima poi per il resto della vita le cose non saranno mai del tutto a posto (e lo dico per esperienza personale…chiedetelo a mio padre, il fatidico giorno dell’evento X, e vedrete come si divertirà a raccontare quella volta in cui ha quasi ammazzato il figlio!!!).

Ovviamente potremmo continuare con, tipo, vediamo, non so…i “magnifici sette” strumenti del Controllo Statistico di Processo? No, ve lo fate spiegare da Gianluca e Fabio il giorno del Gran Giorno. Chi sono? Questi qui sotto, ecco chi sono…ripresi durante il mio addio al celibato e mentre cercavano (riuscendoci) di farmi il culo a paintball (presto un post sull’argomento)

Quello con la maschera è Gianluca, detto anche “The Killer”, mentre l’altro è Fabio intento a sparacchiare nel culo a Rewik e a me ma mancando clamorosamente Andrea “Road Runner” o “The Maniac Runner”. Proprio di Andrea abbiamo qui un contributo ripreso in tempo reale nel campo di gioco…

the maniac runner from chiuca production on Vimeo.

Ora, non so come ci sia riuscito ma Andrea correva davvero come uno stambecco della Val di Susa…come? Non ci sono stambecchi in Val di Susa…ci sono, è che corrono veloci e non li vedete…A tal proposito la corsa alla bandiera l’aveva tentata anche Silvio, ma è stato gragnuolato di colpi in modo decisamente ridicolo…

Riprendendo le fatalità riguardanti il numero 7, e per chiudere questo post assolutamente disperato, parliamo di mitologia e alchimia…té

  • Sette sono le Pleiadi, mitologiche figlie di Atlante e Pleione, figlia di Oceano: Elettra, Maia(la), Taigeta, Alcione, Celeno, Asterope e Merope Generosa. Codeste figliole da brave donne greche hanno avuto tutte una vita fondamentalmente di m…: una s’è consumata dal dolore, l’altra era talmente bella che Zeus ha fatto un bel mucchio e ha trasformate lei e le sorelle in stelle, così, tanto per fare una delle sue vaccate. C’è da ragionarci quando uno guarda le stelle…
  • Sette sono le mucche di Apollo, vacche mangiate dai compagni di Ulisse sull’isola del sole (Sicilia). E da buon vegetariano dico: ben vi sta, zozzoni.
  • Sette sono i metalli simbolici del percorso di trasmutazione alchemica: piombo, ferro, stagno, rame, mercurio, argento, oro. Hai visto mai che in tempi come questi torni utile: vai in posta e invece di pagare con la carta straccia dai un pezzetto di ferro che hai divelto dalla sedia a dondolo della vicina e dici alla cassiera “sim salamin” e te ne vai, tu e la tua tunica da mago otelma. E vieni raggiunto dal buttafuori dell’oste di cui dicevamo sopra, ed il destino resta sempre il vicolo sul retro…

Popolino, ma sei arrivato a leggere fino a qui? Onestamente non ti capisco. Come fai? C’è gente che mi incontra per strada e dice “belli, i tuoi post” “grazie” rispondo e la cosa potrebbe finire qui ma quelli continuano: “soprattutto quello in cui parli di come curare le emorroidi”. Io sorrido e annuisco, è bello fare del bene. In fondo son tempi difficili, e l’amore è l’unica cosa che ci può salvare…insieme alla misericordia e a tanta, tanta pietà.

Popolino, guardati le spalle e attento a Zeus, non si sa mai che faccia il furbetto e ti tramuti in un grosso chakra…che poi dipende quale…metti caso che sia in vena di scherzi, hai voglia ad essere un Muladhara di questi tempi…

Il prossimo sarà post ad un passo dalla fine…immaginate l’umore e la cupezza, il senso di vuoto…come un aereo in caduta libera…dio come sono disperato…

-14: metti insieme la capra, il cavolo, il lupo, Alberto, la lotteria e il fattore k…

Riconosci quando un’avventura come questa arriva QUASI al termine principalmente da una cosa: l’allestimento dei aperte le virgolette fottuti chiuse le virgolette tavoli. I tavoli. Prova ad organizzarli tu se ci riesci, prova dai. Perché i tavoli sono l’incubo più assolutamente assoluto tra gli incubi che portano questo nome. Quando ti metti lì a sedere  attorno al tavolo pensi che “dai, sarà una passeggiata, ci divertiremo un mondo“. Capra ignorante! Insulto! Bestia! Ben presto ti accorgi di cosa significa. E significa tante cose brutte tutte insieme.

Freddy, cicci, ti vien da stringere le chiappine affumicate eh?

Prima di tutto è una questione di poteri ed energie. Si diventa piccoli ingegneri nucleari organizzando una cosa simile. La fisica ora per noi, infatti, non nasconde alcun mistero recondito. MacGyver ci ha persino chiamato congratulandosi con noi. Devi mettere soltanto una manciata di invitati al tavolo insieme, e che ci vorrà mai? Ci vuole coraggio, ci vuole. Perchè X, che qui chiamiamo Frapponi, è bello metterlo insieme a Y, che qui chiamiamo Petini. Però Frapponi non è che vada proprio proprio d’accordo con Z, al secolo Sgnapp. Il problema è che Sgnapp è amicone one one di Petini.  E questo si ripete anche con tutte le altre lettere dell’alfabeto, più o meno.

Ecco allora che inizia magicamente il gioco della capra, del cavolo e del lupo. Ecco allora che quel simpaticone di Pajitnov entra dalla porta e ti dice, in russo ovviamente “capito perché ho inventato il tetris? dovevo scappare, in qualche modo, compagno!”, e si scola un litro e mezzo di vodka cadendo poi addormentato sul tavoloGià. già, perchè in meno di due minuti netti il tuo entusiasmo si trasforma in un ribollente orrore interiore. Inizi a sudare sangue, i nervi si slacciano, le vertigini ti stringono l’addome, prendi a ululare invettive in aramaico superiore che gli assiri ti si fanno sotto e ti dicono “cicci, calmo eh? basta tirare in ballo le nostre madri”. Come diavolo puoi sistemare una roba del genere? Come fai a metterli tutti insieme? E’ una cosa inconcepibile, impossibile.

Ecco qui il vecchio Alberto che si prodiga nel vano tentativo di risolvere l’arcano in uno scatto d’epoca. Sappiamo dalle sue carte personali che R sta per costante di buonumore degli invitati, mentre O e 2 per ossigeno al cervello e due palle o, come riportano le note personali del fisico, effetto stracciamaroni. Da studi approfonditi sappiamo quindi che la formula si trovava ad uno stadio di elaborazione molto avanzata, ma Alberto lasciò perdere la soluzione dell’enigma considerando più semplice scoprire la teoria della relatività, di cui tutti gli siamo grati, ma della quale, però, in fondo non ce ne facciamo una cippa. Pare che Alberto avesse trovato un ostacolo insormontabile nei due elementi riportati nella foto:  I e K, che starebbero per varianti fenomeniche inaspettate: I il rapporto tra vino/alcol in generale/cibo mentre K starebbe per Fattore Gnocca.

Se non c’è riuscito Alberto, come possiamo farcela noi? Perché popolino, per farlo devi considerare: antipatie e simpatie, intrecci di relazioni, che questo al tavolo con quello si smona, che questo al tavolo con quello ti smonta l’Antica Corte a suon di cazzate, che ci sono sinergie e, ovviamente, il fattore gnocca, non di secondaria importanza.

Allora provi a pensare ai piani B: te ne vengono in mente un venticinquemila e tra tutti quello che ritieni il migliore è: li sorteggiamo. E ci provi anche, perché in fondo ti sembra una buona idea, tutto sommato. Ti dici che forse un caos maggiore non ci salta fuori. E invece eccome se ci salta, ci salta che ci salta. Improvvisamente il lupo si ritrova la capra con tanto di giarrettiera con contorno di cavolo. E si mangia pure Pajitnov tra atroci sofferenze de panza. No. Così non va. Bisogna trovare una soluzione.

Al più presto, perché, si sa, e come potete vedere, il conto alla rovescia ormai genera un numero abbastanza elevato di deliri, tremiti e ansie. Due settimane. Son dolori questi, che uno dovrebbe risparmiarsi. Ci sono circa otto milioni di cose da fare, otto milioni di milioni di cose. Ovviamente vi ci mettete pure voi invitati, con questa pretesa di stare seduti e di avere un posto dove riposare. Volendovi un mondo di bene dobbiamo per forza darvela, quella sedia maledetta da mettervi sotto il sedere santo. E va bene, ok, dai, facciamo questo sforzo, prodighiamoci e sistemiamoli attorno ai tavoli. Quindi, nei prossimi giorni, il tasso di delirio sarà elevato all’ennesima potenza, per cui è possibile che o io o Chiara si scopra un’altra legge fondamentale dell’Universo. Perchè si sa, da cosa nasce cosa.

Oppure muoiono entrambe.

A presto popolino desideroso di sapere del proprio destino…

 Ma quindi, se metti insieme la capra il cavolo il lupo, Alberto la lotteria e il fattore K, cosa ci salta fuori? Un animale blu che corre con una gallinella sulle spalle, ecco cosa ci salta fuori…mentre un enorme cane di nome Mosé decide tramite sorteggio con quale oggetto contundente fracassargli le ossa…una per una…

-17: ehi, ma quante cose può fare un essere umano prima di…

…prima di morire? Prima di tirare le cuoia sante? Prima di impazzire? Prima di dar di matto del tutto? Prima di vedersi arrivare a casa la neuro? Prima di perdere pezzi? Prima di andare in pezzi? Ve lo dico io…prima di tutto questo e altro, quanto ci vuole? Semplice: il MA-TRI-MO-NIO. O meglio, tutto quel che ne concerne. Che uno dice “bé, oh, siamo alla fine, mancan due settimane, relax, o no?” See, credici…ma credici davvero. Sto sudando sangue, e no, non è un bello spettacolo. Solo oggi, nell’arco delle ultime tre ore, ho fatto più telefonate, mandato più mail e fatto più cose di quante non ne abbia fatte in tutta la mia radicalmente misera esistenza. Mi son persino spuntate due braccia aggiuntive e ci sono dei tizi col turbante che dalla finestra mi guardano e urlano: Kalì, kalì. Vabbé.

C’era un tempo la Cosa e c’era un tempo una sua famosa frase “è tempo di distruzione” ed io mi sento molto vicino a lui, nel senso che in un mondo di metafore infami lui è il matrimonio ed io sono l’oggetto del suo inesauribile bisogno di fare a pezzi qualunque cosa. Perchè, amici miei, popolino mio amato, sono un vero catorcio ambulante…anzi, a momenti non deambulo nemmeno più. Le forze vengono a mancare e hai voglia ad imbottirti di ricostituenti vitamine e cialtronerie simili. Il Matrimonio, temo, avrà la meglio.

Sì perchè ora esso è una presenza tangibile, un essere sinceramente mostruoso, che ha preso vita, una vita propria con leggi che se ne fregano di noi, di me e chiara, ma anche di voi timidi genuflessi invitati. Qua il Matrimonio è come una presenza ostile, che ti guarda con due occhi che farebbero paura a Dario Argento e pure a Rob Zombie. No, per dire.

Stamane me lo son trovato lì, seduto ai piedi del letto, che mi guardava, ghignandosela. ha alzato una mano e m’ha detto “tirati su, capra, che oggi ti faccio ragliare“. E lascia stare la profonda ignoranza zoologica del suddetto, perchè  ho capito che diceva sul serio: sto qua ti fa ragliare davvero una capra. Ogni tanto mi volto ed è lì, fisso, gobbo, furbetto.

sì, ci assomiglia…

Capite quanto sia difficile per me? E quanto lo sia per Chiara. Alzarsi la mattina e trovartelo in bagno, alla macchinetta del caffè, mentre scrivi questo post. Ti guarda e ti dice “raglia” e tu cerchi di resistere.

Ma tanto sai che a fine giornata una bella ragliata gliela farai…

Ci son forze che, lascia perdere, ti portano via…

Quindi, quante cose può fare un essere umano prima di sposarsi? Deve farne tante, ma tante, ma così tante che gli bastano per forza. Ecco perchè le coppie di sfaldano, perchè non si fanno in quattro per preparare il matrimonio, perchè pagano il wedding planner e ciao, col cazzo che mi stresso. Il nostro wedding planner era questo…

…che conoscendolo che vuoi farci, chissà che ci combinava…per cui i casini abbiamo deciso di crearceli da soli. E vi dirò, siamo dei Grandi!

A presto, popolo in fiore, popolo in festa, popolo in amore!!!